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sabato 10 marzo 2012

La donna in gabbia - Jussi Adler Olsen (Marsilio 2011)


Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio,
è una barca che anela al mare eppure lo teme
E.Lee Masters

Carl Morck è un poliziotto come tanti altri. Non è che fare il detective a Copenaghen, come fa lui, sia diverso da farlo a New York, a Roma o a Mumbai. Sopratutto quando ti senti addosso un senso di colpa così opprimente da impedirti di tornare ad essere quello che eri un tempo. Lui poteva farli fuori quei bastardi. Bastava reagire con un secondo d'anticipo a quello strano rumore. E invece quei bastardi hanno lasciato per terra lui e suoi due colleghi. Da allora li va a trovare: uno al cimitero e l'altro, completamente paralizzato, in una stanza d'ospedale. Ti passa la voglia di lavorare. Forse anche di vivere. Così quando la Politica manda un ingente finanziamento alla Polizia per la creazione del Dipartimento “Q”, che si dovrà occupare di vecchi casi irrisolti, Morck se ne trova all'improvviso nominato responsabile. Non che il Capo della Polizia creda ancora in lui. Anzi il suo obiettivo è quello di utilizzare le nuove risorse finanziarie per altri settori e nello stesso tempo lasciare Morck, con tutto il suo carico di depressione ed inadeguatezza, a passare le giornate in un piccolo ufficio nel sottoscala a navigare sul computer . Unica fonte di compagnia l'addetto alle pulizie. Un piccoletto arabo, di nome Assad, con la passione per le investigazioni. Solo che il tempo è lunghissimo quando lo devi passare davanti a uno schermo e allora ti viene voglia di dare un occhio a qualcuno di questi fascicoli di casi irrisolti. Per esempio quello che riguarda Merete Lynggard, giovane e bella stella nascente della politica danese, scomparsa cinque anni prima. Svanita nel nulla dopo una gita in traghetto con il fratello portatore di handicap. Dove è finita? Si è suicidata? E' stata uccisa barbaramente? Rapita? E se sì perché nessuno ne ha chiesto il riscatto? Noi lettori lo sappiamo subito. Merete è stata reclusa e torturata dentro una gabbia di metallo. Morck invece, a cui viene voglia di togliersi un po' di apatia dalle spalle e di andare in giro a fare qualche domanda, non se lo immagina nemmeno. Non sa che, anche con cinque anni di ritardo, si può provare, con la giusta tenacia, a mettere un po' d'ordine in questo malatissimo mondo..

Ottima la caratterizzazione dei personaggi. Morck è divertente, umano, cinico e simpatico. Il vero punto di forza è però Assad, uomo dal passato oscuro e dotato di una mente indagatrice innata, intrigante e comico allo stesso tempo. Tutt'altro che il solito aiutante tonto. Splendida la figura di Merete, donna raffinata ma anche coraggiosa, che ha dedicato la vita alle cure del fratello malato.

Un Dio tutto misericordia è un Dio ingiusto - Edward Young

L'autore, Jussi Aler Olsen, ha scritto un thriller poliziesco di grande spessore. Il libro è costruito con due linee temporali distinte che si congiungono nel tesissimo finale. La prima racconta la prigionia di Merete e la sua strenua battaglia per resistere alle torture. La seconda, spostata cinque anni più avanti, narra le indagini che Morck ed Assad compiono per scoprire che fine abbia fatto la giovane scomparsa. Un thriller che sa essere claustrofobico e angosciante al limite dell'horror ma anche attento alle dinamiche classiche del police procedural. Una trama avvincente, senza mai cali di tensione, supportata da una scrittura precisa che fa del ritmo il suo punto di forza.

Molto consigliato.

Articolo di Roberto "lofi" Lofino

Dettagli del libro

  • Formato: Brossura
  • Editore: Marsilio
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Collana: Farfalle
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Kvinden I buret
  • Lingua originale: Danese
  • Pagine: 461
  • Traduttore: M. V. D'Avino
  • Codice EAN: 9788831708944

4 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Bravo Roberto, mi hai molto incuriosito!!!

Nico ha detto...

Ho partecipato all'iniziativa di Marsilio che concedeva l'e-book gratis ai blogger che lo dovevano recensire o commentare. L'ho trovato davvero un bel libro, interessante l'alternarsi temporale e tutti i protagonisti...

Gigistar ha detto...

Complimenti per la recensione intrigante.

Questo è il primo libro nella serie del Dipartimento Q, che all'estero e soprattutto in Germania ha letteralmente spopolato. Guardate le classifiche tedesche, Adler-Olsen ha regolarmente 3 o 4 titoli ai primi posti.
Merito anche del suo editore teutonico, la DTV, che lo ha lanciato con una potenza di fuoco (i.e. di marketing) micidiale, facendone una vera star.

Scéf ha detto...

grande libro e grande recensione...
mi chiedo solo come possano coesistere nella stessa casa editrice autori simili e Langone.. boh