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sabato 27 ottobre 2012

Il profanatore - Max Bentow (Sperling & Kupfer 2012)



La giovane giaceva sul letto, nuda, le braccia tese al di sopra della testa, le gambe girate. Qualcuno le aveva cavato gli occhi, e le orbite, vuote, erano due buchi scuri. Le guance erano imbrattate di sangue rappreso. Sull’addome era stato praticato un taglio circolare e profondo, in mezzo al quale c’era un uccellino senza piume, sventrato e con le ali spezzate.

Direi veramente buono l'esordio di  Max Bentow. A colpirmi, oltre ogni aspettativa (il titolo non mi ispirava per niente e ancora non ho capito cosa c’entri)  sono stati il ritmo serratissimo della narrazione che fa si in modo la tensione cresca pagina dopo pagina, il taglio del capitolo breve (molto indovinato) di due o tre pagine e della suddivisione in parti (anche se inutile) del libro che porta il lettore a non mollare mai e la scrittura veloce e fluida che contribuisce non poco a far si che questo romanzo si legga in poco tempo, ad andare avanti inesorabilmente nonostante la trama non brilli per originalità. A dire il vero ci troviamo di fronte a quella che potrei definire "la fiera del deja vu e dei luoghi comuni": il serial killer, lo splatter esagerato, il commissario separato in crisi con figlia adolescente che è la luce dei suoi occhi e che gli manca perché affidata alla madre, tutto già letto e visto, è vero però, ripeto, Bentow ci sa fare e coinvolge il lettore. L’unico punto debole, a mio avviso, è il movente che spinge il serial killer ad uccidere, io l’ho trovata un po’ campata in aria, forse poco credibile ma la mente umana gioca scherzi strani e quindi non si sa mai.

Siamo a Berlino. Nils Trojan è un poliziotto in gamba ma il fallimento del suo matrimonio e l'affidamento della figlia alla moglie lo hanno segnato profondamente. Viene chiamato ad intervenire sulla scena di un delitto e quello che si trova davanti è raccapricciante, il corpo di una giovane donna bionda con il corpo devastato da innumerevoli tagli, senza occhi e quasi senza capelli. Ma non è un omicidio isolato, purtroppo, ben presto si troverà davanti ad un altro cadavere sempre di una giovane donna bionda, stesso modus  operandi e stessa "firma": un piccolo uccellino sventrato. Il caso è di difficile soluzione, non si riesce a venirne a capo, bisogna trovare qualcosa che accomuni le donne, se qualcosa esiste e intanto il serial killer uccide ancora. Il finale (un po’ telefonato) sarà una corsa contro il tempo…

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro


  • Formato: Rilegato
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Anno di pubblicazione 2012
  • Collana: Pandora
  • Lingua: Italiano
  • Pagine: 317 
  • Traduttore: B. Smiths-Jacob
  • Codice EAN: 9788820053079



1 commento:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Non ci avrei dato due centesimi.
Ora mi hai incuriosito...